Dalla nuova zona rossa nella quale è piombata la Sardegna dopo l’illusione della zona bianca ho in testa pensieri che frullano, si azzuffano, urlano provando a trovare un senso a tutto questo enorme casino che c’è dietro la pandemia.

Acclarato che siamo in una situazione mai affrontata prima ho forse intuito il perché di questa tempesta di ragionamenti che non mi lascia un attimo in pace, insieme all’angoscia del futuro e alla consapevolezza di essere forse inadeguato a capire.

Spinti da una socialità onnipresente a una militanza H24 nelle truppe della comprensione del mondo, investigatori delle magagne, ispettori dei complotti, soldati semplici delle diffidenza planetaria, siamo chiamati quotidianamente da cittadini ad avere un ruolo che non è il nostro: suggerire a chi ci amministra e governa, per ogni ordine, grado e responsabilità, la strada giusta, migliore, più utile, economica, veloce e se è possibile anche divertente.

Sfiancante e inutile pratica quotidiana ci affanniamo a capire per suggerire, a commentare per chiarire, a discutere per avere ragione togliendo tempo a quello che potrebbe invece essere la cosa più utile: fare i cittadini, vivere la nostra vita, fare i nostri progetti e provare a realizzarli, perdere anche tempo senza alcun fine.

Questo non perdóno alla classe dirigente e a quella politica, l’averci arruolato nella loro attività di ispirazione e governo in un sondaggio illimitato permanente, in uno sfiancante ruolo per avallare politiche e azioni in un tutto contro tutti che sta distruggendo il senso civico e la serenità della nazione.

Lasciateci in pace, governate senza aver bisogno dei tifosi, della claque, delle coreografie umane utili spesso solo ad certificare la vostra esistenza.

Siamo fragili, siamo fallaci, siamo spesso incoerenti e predichiamo bene e razzoliamo malissimo, talvolta in maniera talmente stupida da sembrare impossibile. Non dovete essere come noi, potete e dovete essere migliori.

Noi siamo i cittadini, siamo quelli che dovete ispirare, governare, amministrare con equità, giustizia, buon senso e intelligenza.

Dovete dare il buon esempio, dovete essere quelli che hanno la visione, pianificano e progettano, eseguono, amministrano per noi, per tutti.

A ognuno il suo ruolo, insomma.

Lasciateci fare i cittadini che ogni tanto esprimono pensieri, discutono, si indignano ma solo ogni tanto, che come nazione siamo già sull’orlo di un’esaurimento nervoso.

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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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