C’era una volta una necessità, quella di far transitare l’enorme mole di traffico veicolare di Cagliari che attualmente transita di fronte alla Via Roma individuando altre soluzioni progettuali.

Già nel piano del traffico le alternative erano tre: raccordo anulare (SS 554 di fatto già conglobata nel traffico urbano della città allargata oggi città metropolitana), sottopasso, ponte sui moli di levante e ponente.

Soluzioni che negli anni sono state oggetto di campagne politiche più o meno accorte, esperimenti più o meno discutibili, ma senza mai arrivare a una decisione concreta.

Negli ultimi anni e in particolare durante la Giunta di Emilio Floris (primo e secondo mandato) si sono ricercate le soluzioni interrate, soprattutto la soluzione tunnel per la quale si richiedevano poderosi finanziamenti che pur essendo inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche non hanno mai avuto piena copertura finanziaria.

Nel secondo mandato della Giunta Floris si è provato a immaginare una soluzione che potesse essere praticabile e economicamente sostenibile.

Nasce quindi il progetto del parcheggio interrato della Via Roma che da subito (anche se non purtroppo con la dovuta evidenza) conteneva una variante sottopasso (primo piano sottopasso, secondo parcheggio).

Questo progetto avrebbe permesso di liberare dal traffico la Via Roma (dalla palazzata storica e i suoi portici fino al mare) con la sola interferenza della metropolitana di superficie per mancanza dei presupposti tecnici.

Una vera piazza sul mare, insomma.

La soluzione del sottopasso e parcheggio interrato, variante del progetto del parcheggio interrato.

Questo progetto complicato (il parcheggio interrato) passò tutto il necessario iter per le autorizzazioni per le quali vennero affrontati i dubbi legati all’impatto ambientale, idraulico e geologico e del traffico dai maggiori esperti professionisti docenti universitari.

Alla fine dell’iter il progetto potè essere appaltato e aggiudicato per un importo lavoro di 11.320.152,98 euro ribassato a circa 8 milioni che quindi avrebbe permesso con la variante di realizzare anche il sottopasso, come ipotizzato in sede progettuale.

L’ultimo passo era la consegna dei lavori che cadde nel cambio di amministrazione tra il Sindaco Emilio Floris e il nuovo Sindaco Massimo Zedda.

Il nuovo sindaco decise di non dare seguito al progetto e quindi di rescindere il contratto, decisione curiosamente supportata da uno studio universitario che sostanzialmente contraddiceva quanto sostenuto dai professionisti docenti due anni prima.

Normalmente l’amministrazione che rescinde il contratto paga il 10% dell’importo aggiudicato ma non so onestamente se è stata pagata la penale.

La motivazione dell’allora Sindaco Zedda, facilmente rintracciabile anche dalla cronaca del tempo citava l’eventuale incompatibilità con il passaggio della metropolitana leggera (che era invece prevista dalla variante si sottopasso, chiaramente in superficie) e quanto sarebbe stato in contrasto con un altro progetto previsto che prevedeva altri mille posti auto al Molo Ichnusa.

Sono passati tanti anni da qual progetto, da mille idee sulla necessità di una fruizione pedonale della Via Roma e del Porto in contrasto con la necessità dell’imponente traffico veicolare in transito.

E arriviamo a oggi dove si presenta il nuovo progetto dell’Architetto Stefano Boeri di una nuova “promenade” sulla via Roma.

Un progetto che ha degli elementi sicuramente interessanti (qui il documento allegato) primo fra tutti aver riportato l’attenzione su uno spazio vitale per la città.

Uno dei simboli della città il cui futuro non è mai stato affrontato in maniera seria e definitiva per regalare uno spazio di relazione e connessione con il mare (e che solo nei tempi recenti è diventata una necessità quotidiana e non relegata alle sole transumanze estive).

Il primo elemento che sicuramente vorrei approfondire è la questione viabilità che allo stato attuale porta all’interno della città capoluogo un bacino di utenza imponente di migliaia di veicoli in transito.

Avere una viabilità ridotta in via Roma, da come si evince dalle simulazioni avrà necessità di varianti viarie e di mezzi di trasporto alternativi che allo stato attuale sono sicuramente insufficienti e non risolvibili in tempi brevi.

Rimane poi il fatto che creare una promenade (sul nome ci torno) ibrida tra assi viari che per quanto rallentati creano delle intersezioni di flussi non regolabili se non con l’arresto alternato dei flussi, soluzione appunto ibrida e a mio parere poco coraggiosa.

Altro elemento che non mi convince è quanto una città che si vuole aprire al mare di fatto interponga una barriera seppur pregiata e sostenibile di verde urbano tra la città e il mare stesso.

Sorrido invece alla scelta del viale di jacaranda, una strizzato d’occhio alla passione dei cagliaritani affamati di scorci suggestivi.

Un ultima osservazione: Cagliari città internazionale è una realtà sempre più consolidata ma trovare un’alternativa semantica diversa a promenade sarebbe un modo per distinguersi ancora di più.

Tirando le somme onestamente mi aspettavo qualcosa di più, ma capisco anche il marchio di fabbrica dell’Architetto Boeri che tra boschi verticali e orizzontali averne uno inclinato sul mare è occasione ghiotta.

Un sostanziale poco coraggio architettonico (a parte la passerella pedonale per portare al Viale Regina Margherita) e soprattutto poco coraggio nel scegliere se debba essere davvero una piazza (o bosco) sul mare o invece un compromesso inevitabile tra viabilità e pedonalizzazione.

Mi auguro che comunque questa sia l’occasione affinché se ne parli, se ne discuta, si abbia il coraggio di scegliere prima ascoltando e poi prendendo una decisione intelligente, magari facendo sintesi dei suggerimenti per migliorare le soluzioni immaginate e provare a rendere Cagliari ancora più bella, fruibile, moderna e sostenibile.

Giusto per chiarire, nessun giudizio politico, puntualizzo solo alcune questioni che riguardano la mia conoscenza di questa faccenda: le alternative della viabilità di Via Roma erano la mia tesi di Laurea in Ingegneria dei Trasporti, il progetto del Parcheggio interrato ha anche la mia firma, l’amore per Cagliari che vorrei non buttasse l’occasione di fare scelte quantomeno ragionate molto bene.

, , , , ,
insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

Similar Posts
Latest Posts from insopportabile

Rispondi