Intervista su Videolina al Ministro alla Cultura (e turismo) Dario Franceschini che consiglia al Governatore Francesco Pigliaru: “Assessorato Unico per Cultura e Turismo”

Prima osservazione: la convinzione che la Cultura sia il motore del turismo pregiato può anche essere reale ma non è l’unico motore.

Lo è anche l’ambiente, ad esempio, ma anche l’enogastronomia. Non per questo è necessario unire il ministero del turismo all’ambiente o alle Politiche Agricole.

Seconda osservazione: le politiche sul Turismo del Ministero di Franceschini non sono particolarmente evidenti se non addirittura impalpabili. La sensazione è di un ministero dove la Cultura è l’aspetto più rilevante e il turismo diventa il suo ufficio stampa, ridotto a promozione peraltro abbastanza inefficace.

Ecco, trovo profondamente sbagliato questo modo di ragionare.

La Cultura è motore importante e fondamentale per un turismo di qualità (non d’élite) ma lo è anche il Turismo stesso.

Il Turismo è intersettoriale e dovrebbe essere strategico, non accessorio.

Il Turismo non è l’evidenziatore di un settore ma lo deve essere di un prodotto eterogeneo e completo definito da una strategia che non può essere decisa da un ministro, per quanto capace.

Pensare poi di estendere questa idea anche alle istituzioni regionali lo trovo quantomeno azzardato.

Il Turismo merita un ministero autonomo, strategico, con potere di programmazione e coordinamento interministeriale.

Merita di esistere, insomma, signor Ministro.

Ospite di BTO2014 promise grande attenzione per il turismo. Nei fatti il lavoro di TDLAB è stato accantonato, e nessuna iniziativa strategica è stata varata, sorvolando sulla imbarazzante vicenda Verybello.

Puntare sul turismo, queste erano state le sue parole. Io c’ero e ci speravo.

Ci spero ancora.

Puntare sul Turismo, ci voglio ancora credere.

Ma non per poi fare fuoco e ucciderlo per sempre.

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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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