L’articolo di Costanza Rizzacasa d’Orsogna (@costanzaRdO) sulla nuova funzionalità di instagram solleva dubbi sulla vivibilità e sullo snaturare del social che più di ogni altro è rimasto fedele allo spirito originario pur con notevoli aggiornarnamenti.
La nuova funzionalità di instagram apparsa con l’ultimo aggiornamento permette di andare oltre il commento puro ma (com’è su facebook) attivare i thread annidati, quindi poter commentare i commenti, oltre che mettergli il cuore, opzione permessa da tempo.
Instagram insomma cambia pelle e diventa conversazionale.
Il timore è che per renderlo più appetibile per gli inserzionisti si corra il grosso rischio dello snaturamento dello stesso, avvicinandolo sempre più a quelli dell’ecosistema digitale dei prodotti targati Zuckerberg.
Tutti i social tendono ad omologarsi e la rete, diventata ormai un enorme store di prodotti e persone dove i pensieri spesso sono funzionali alla vendita o alla promozione, viene letta e calibrata in funzione di questo e noi (account) visti solo come target commerciali e carte di credito ambulanti.
Dalla discussione su facebook l’amico Luca Alagna (Luca Alagna) propone una osservazione interessante: questa operazione potrebbe “far uscire Instagram dall’imbuto dei cliché fashion, food, travel e facilitare la diffusione di altri argomenti (business, news, politica, tech)” e soprattutto “(stai a vedere che) Instagram riuscirà in quello in cui Twitter ha fallito?”
Potrebbe davvero essere che con questa nuova funzionalità Instagram diventi più mainstream, rischiando per contro di snaturare la sua specialità e diventare un facebook light (e penso erodendogli parte degli utenti attivi).
Ma come osserva Luca potrebbe essere mossa commerciale importante, forse più per dare il colpo di grazia a twitter che per altro.
Il polveroso e litigioso Twitter così non dura più di qualche anno, questo è certo. L’ultima utilità rimasta di twitter è la formidabile efficienza nel gestire i flussi informativi soprattutto in live grazie all’efficienza degli hashtag. Ecco, instagram penso che potrebbe togliergli tranquillamente la copertura degli eventi live: hashtag e multimedia già ci sono, i testi e i commenti strutturati ora arrivano.
Twitter, ti vedo male, molto male.
E vedo male anche noi sempre più chiusi nel recinto aperto di Zuckerberg.