Oggi giornata tragica con il terribile attentato a Bruxelles.
Fin da subito le news sono circolate su twitter e poi rimbalzate sugli altri media. L’aspetto più rilevante è stato l’ansia da condivisione dei giornalisti per rilanciare le news dalle loro testate con il rischio di condividere notizie non verificate o senza citare la fonte.
Tanta confusione, tantissima. L’unica è stata seguire i contatti di cui ci si fida per avere notizie “moderate”.
Poi l’ansia di condivisione di noi utenti comuni. Voler dire la nostra, voler partecipare al cordoglio, dimostrare il nostro disprezzo e la nostra rabbia ha creato una serie di contenuti che appellare come eterogenei è tenersi bassi.
Ecco, in questo contesto ho rilevato la potenza del mezzo twitter con questo tweet.
![](https://i0.wp.com/www.insopportabile.com/wp-content/uploads/2017/10/1eba5-19gamfskuje80su0uwyohhw.png?w=834)
Da subito mi hanno fatto notare la poca opportunità di un tweet di questo genere che io vedevo come “tecnico”.
Tanto tecnico che ha sviluppato anche una discussione sul mezzo e su come sia utile per il giornalismo.
![](https://i0.wp.com/www.insopportabile.com/wp-content/uploads/2017/10/014a8-1-mjzeio29alj5e3itmtknq.png?w=834)
![](https://i0.wp.com/www.insopportabile.com/wp-content/uploads/2017/10/0f13d-1de28t8jdd7gas__igkpiqw.png?w=834)
![](https://i0.wp.com/www.insopportabile.com/wp-content/uploads/2017/10/f8e17-1vy3s3bbcr1dhgwzdpick6w.png?w=834)
Ecco, però non da tutti è stato percepito così.
In diversi ne hanno sottolineato l’ovvietà che poteva essere evitata. Lo stesso tweet scritto l’indomani o in altro contesto avrebbe forse provocato meno fastidio o sarebbe apparso per quello che voleva dire: un’ovvietà.
Ecco, mi dispiace essere stato ovvio.
E me ne scuso.
Punto.