Vivo in una terra di silenzi, di paesaggi, di pietre millenarie, di profumi e suoni, ma di poche parole.
Le parole, in Sardegna, si pesano anche quando sono leggere. Non si spreca nulla per tradizione.
I ricordi, in Sardegna, sono fusi con le pietre, inglobati nelle piante, bagnati dalle onde di risacca nei granelli di sabbia.
Ogni piccolo angolo ha la sua storia, raccontata dalle nonne intorno a un camino o dai ragazzini in strade tutte uguali di città paese.
La mia terra è seminata di parole silenziose, nascoste nei luoghi o nelle rughe delle persone.
Ogni viaggiatore se ha l’animo giusto li può vedere, li può amare, può aggiungere i suoi nello scrigno dei forestieri che da millenni sfiorano questo masso di granito appoggiato al centro del mondo. Le storie sono ovunque. Non bisogna aver paura di coglierle e raccontarle.
La mia Sardegna la vedo così, la racconto così.
La amo così.
Ed è così che #facciolamiaparte.
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Voto eja.

Un’idea, un tweet, un ragionamento: il #ijf14 in Sardegna?

Fateci fare solo i cittadini, per favore.

Una nuova idea di artigianato.
