Appena presentato a #TTG2022 il PREMIO ITALIA DESTINAZIONE DIGITALE – #IDD2022 REPORT 2022, di un report zeppo di dati interessanti dove si può percepire la forza della destinazione Italia ma anche le sacche di debolezza che rischiano di vanificare a ripresa.

Ma facciamo ordine: cos’è Italia Destinazione Digitale? È il premio nazionale dedicato alle regioni e alle destinazioni turistiche italiane che si sono distinte agli occhi di turisti e visitatori in termini di percezione online dell’offerta e qualità dell’ospitalità, dei servizi e dell’esperienza.

In occasione del Premio, ogni anno viene pubblicato il report Tutti i Dati d’Italia, che la società Data Appeal conduce per monitorare lo stato dell’arte dell’offerta turistica italiana, in base alle tracce digitali lasciate online dai visitatori.

Grazie ai suoi algoritmi basati sull’Intelligenza Artificiale e all’analisi semantica avanzata, Data Appeal raccoglie, analizza e rileva il sentiment di miliardi di contenuti e conversazioni online scritti dai visitatori su strutture ricettive, affitti brevi, ristorazione e attrazioni turistiche e li combina con i flussi, le prenotazioni e i prezzi di alberghi e di voli aerei, per tracciare lo stato di salute del comparto e i livelli di fiducia di ogni singola area del territorio.

Una base dati imponente che porta a una analisi molto accurata e permette di fare dei ragionamenti molto interessanti.

Un turismo caratterizzato da una sostanziosa ripartenza rispetto al 2020 con una ripresa del mercato straniero, come ben si vede da questa slide.

Altro dato interessante è l’andamento con prenotazioni abbastanza a ridosso della stagione e per gli stranieri una percentuale di cancellazioni non da poco.

Un turista su due in Italia sono stranieri con i solito zoccolo duro dei tedeschi, francesi, svizzeri e spagnoli e un sentiment non spettacolare, diciamolo.

Le prospettive per i prossimi mesi sono incoraggianti con un innalzamento della tariffa media e una saturazione più alta.

La composizione dell’offerta turistica italiana, distribuzione dei Punti di interesse per tipologia (dall’analisi dei dati, leggete in coda al documento come sono stati trattati per non fare considerazioni sbagliate) è quindi così ripartita. Spicca il 25% degli affitti brevi.

Passando invece alla ricettività ci sono alcune considerazione interessanti da fare.

La presenza digitale delle strutture non sempre si tramuta in sentimenti positivo per l’inclinazione naturale dei turisti a scrivere per contestare un disservizio più che per apprezzarlo.

Fa una certa impressione la presenza digitale degli affitti brevi dove il sentiment raggiunge valori più alti.

Per quanto riguarda i premi vi invito a guardarli direttamente e fare le vostre considerazioni.

Una nota a margine per la Sardegna, assente quest’anno da qualunque classifica, però c’è nella cartina (che di questi tempi è già un successo).
I dati sono la chiave per poter scegliere con coscienza e intelligenza il futuro e governare il presente, con delle finestre tra prenotazione e vacanza sempre più strette e in preda al mercato sempre più dinamico.
Non essere in grado di potere avere strumenti competitivi e immediati per poter scegliere e cambiare le strategie di vendita sarà sempre più una zavorra insostenibile.

I dati servono a crescere, usiamoli e cresciamo insieme, possibilmente.

Come Regioni, come nazione, come destinazione turistica.

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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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