Finalmente, dopo tanta attesa, da oggi il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale è finalmente sui social (Facebook @DPCgov e Twitter @DPCgov).

Finalmente perché è sempre stato un gran problema avere fonti autorevoli se non ufficiali dalle quali ricevere informazioni durante le purtroppo sempre più frequenti emergenze che accadono nel nostro paese.

Canale ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPC).

La prima cosa che salta all’occhio è la bio su twitter nella quale si specifica che l’account rappresenta il

“Canale ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPC). Ricorda che i social NON sono canali di emergenza.”

Ricorda che i social NON sono canali di emergenza.

 

Leggendo le policy pubblicate su facebook capiamo meglio che significa.

CHI SIAMO

Questi sono i profili ufficiali del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPC), che usia- mo per informare e sensibilizzare ai temi di protezione civile seguendo le diverse fasi dell’attività: previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione delle emergenze e loro superamento.
Siamo su Twitter e Facebook.

COSA POSTIAMO

Pubblichiamo informazioni sulle attività del Dipartimento e del Servizio Nazionale della Protezione Civile, creando contenuti originali o rilanciando:

  • contenuti dal sito istituzionale www.protezionecivile.gov.it
  • notizie utili e rilevanti provenienti da fonti istituzionali e/o da soggetti appartenenti del Servizio Nazionale della Protezione Civile
  • articoli e interviste sui temi d’interesse del Dipartimento, discorsi e dichiarazioni del Capo Dipartimento e di altre cariche istituzionali.

Apparentemente quindi nessuna “gestione” delle emergenze in rete ma informazione, prevenzione, notizie utili.

Sulla presenza della DPC sui social si precisa che

L’informazione e la comunicazione di protezione civile rivestono carattere di pubblica utilità e si declinano quindi in una logica multi-canale per raggiungere tutti i cittadini. Per questa ragione, al sito istituzionale del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri www.protezionecivile.gov.it, che rimane lo spazio in cui sono pubblicati tutti i con- tenuti istituzionali, si affiancano altri siti dedicati – a campagne, progetti e attività specifiche – e la presenza sulle principali piattaforme di social networking/social media (di seguito, semplicemente social). L’elenco dei profili social attivi è disponibile sul sito istituzionale del DPC.

Quindi il sito rimane il canale ufficiale e principale della comunicazione istituzionale.

Al verificarsi di un’emergenza la gestione degli account subirà inevitabilmente delle variazioni, sia in termini di contenuti – dando priorità alle informazioni relative all’evento che si sta seguendo rispetto all’ordinario – sia in termini di interazione con gli utenti e moderazione dei contenuti, in ragione dell’impegno straordinario delle persone che amministrano i profili.

Appare evidente che si vogliano dare quindi ulteriori canali di informazione per informare anche nella gestione delle informazioni di emergenza senza però gestirla sui canali social. Una scelta che probabilmente (e aggiungo, condividendola, prudentemente) verrà testata e proposta solo quando si sarà maturi per gestirla.

Sulle interazioni infatti si specifica

In nessun caso le pagine social del DPC possono rispondere a richieste di soccorso, che vanno rivolte esclusivamente al numero unico di emergenza 112, dove già attivo, o agli altri numeri dedicati (113, 115, 118). Per informazioni generali sui temi di protezione civile si rimanda al Contact Center del Dipartimento (numero verde 800 840 840 oppure form online http:/www. protezionecivile.gov.it/jcms/it/contact_center.wp, in funzione dalle 8.00 alle 20.00 dal lunedì al sabato. In situazione di crisi o di emergenza il contact center può restare aperto tutti i giorni, con progressive estensioni orarie fino a h24.).

Anche sul Disclaimer si porta l’attenzione sulla responsabilità di chi interviene (punto davvero fondamentale, abbiamo visto per esempio nella gestione di #allertameteoSAR) specificando che

chi vuole intervenire è responsabile dei contenuti che pubblica e delle opinioni che esprime che non necessaria- mente rispecchiano la posizione del DPC, che non può essere ritenuto responsabile di ciò che viene postato sui canali da terzi. La scelta di seguire un profilo o una pagina non implica alcun tipo di approvazione sui contenuti che vi sono postati.

Mi sembra una grande passo avanti con regole chiare e con prudenza che quando si tratta della vita e della sicurezza delle persone è davvero un obbligo inderogabile.

Quasi cinque anni sono passati dall’alluvione di Olbia e dalla consapevolezza della necessità di avere una comunicazione snella, autorevole e soprattutto ufficiale anche nei canali di comunicazione che ogni cittadino quotidianamente utilizza. Tante discussioni in rete, tanti contributi di amici e comunicatori che hanno tentato di portare al centro del dibattito la necessità di una informazione di emergenza organizzata e ufficiale. Speriamo di essere stati utili, comunque.

In ogni caso finalmente ci siamo arrivati: faccio un grande augurio di buon lavoro, di cuore.


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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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