Questa cosa che un centro urbano possa essere rigenerato solo con soluzioni legate alla somministrazione di cibo e bevande o in ottica turistica la trovo una tendenza pericolosa e soprattutto una forzatura.

Perché così facendo il rischio è quello che non si stia rigenerando ma invece cambiando l’assetto urbanistico, culturale e sociale di contesti che non saranno più ciò che erano (e questo non è detto che non sia meglio o l’unica soluzione praticabile).

Diventare le Disneyland della pizza o la Dubai dello spritz per favorire la socializzazione ha sicuramente un valore numerico ed economico assoluto ma mi chiedo se non possano esistere altre motivazioni aggreganti che permettano di scegliere di uscire per andare a fare un giro e incontrare degli altri esseri umani senza il totem cibo.

Veniamo da una cultura del cibo importante e aggregante, è sempre stato così e non è sbagliato pensare che abbia un valore sociale assoluto.

Ma trasformare interi quartieri in pizzerie e bar a cielo aperto privando gli stessi degli spazi per la socialità normale (quella per anziani e bambini, ad esempio) o privandoli anche delle pause necessarie per far vivere i luoghi senza dover per forza significare o produrre qualcosa non li fa distinguere molto dal concetto di centro commerciale che sembra invece un mostro da combattere.

Il luogo non cambia la funzione, non la rende più cool solo perché non è in un capannone in periferia.

Credo che questo debba essere affrontato con un approccio urbanistico inserito nel piano del commercio per disegnare un futuro di centro urbano che dipende da molteplici fattori, non solo dal reddito creato o dal numero di persone che affollano un contesto.

Sicuramente credo che una discussione sia quantomeno da affrontare per non trovarsi in centri urbani che dopo la colonizzazione in chiave turistica degli alloggi dove i residenti solo sempre più ospiti di una funzione generale diversa ci si ritrovi alla omologazione dei centri urbani in un susseguirsi di piazze/bar e strade/ristoranti.

Possibilmente con misura e intelligenza, senza battaglie ideologiche.

insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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