Era il 31 maggio 2020 e grazie a Tiziana Tirelli e Giovanni Murgia che mi coinvolsero nel progetto ci venne l’idea forse avventata ma sicuramente coraggiosa di provare a cambiare l’inerzia della comunicazione turistica durante la pandemia.

Nacque così SardegnAperta, un progetto che così veniva da noi descritto:

“È un progetto gratuito, una chiamata collettiva per gli operatori, i cittadini e le istituzioni per coinvolgerli e condividere (anche integrandolo in immagine coordinata con la loro comunicazione) un messaggio positivo e trovare una piattaforma comune di valori attraverso la quale intercettare un turismo confuso e senza punti di riferimento affidabili.”

Un progetto che ha immaginato una consolidata comunicazione turistica dei processi, spesso calata dall’alto e mai co creata e partecipata scardinandola innovando e ispirando con un nuovo modello di approccio e gestione della stessa.

Il risultato più gratificante è stato forse il coinvolgimento e la partecipazione degli operatori e dei cittadini nel partecipare attivamente e condividere un progetto percepito come utile e nel quale si sentivano attori determinanti.

Certo, onestamente mi sarei aspettato un riscontro maggiore dalle istituzioni che avevano l’opportunità di assimilare una campagna con un doppio vantaggio (politico e operativo) ma sappiamo che il pubblico non ha tra le sue qualità quella di saper cogliere il momento.

Mi sarei anche aspettato un riscontro maggiore tra quegli illuminati del turismo sardo che forse per timore di scalfire la traballante rilevanza o peggio incrinare futuri incarichi hanno preferito godersi lo spettacolo dai sempre attuali muretti a secco, anche se ormai solo digitali.

Peccato davvero, anche perché SardegnAperta dopo aver avuto un riscontro importante anche dagli addetti del settore (chiaramente non quelli sardi che ancora oggi si chiedono il senso di una cosa dove non si guadagna direttamente) ottiene oggi un davvero gratificante apprezzamento.

Viene citata e analizzata in maniera davvero perfetta in un importante studio internazionale:

Communication Responses to COVID-19 from Tourism Stakeholders: The Bottom-Up Digital Campaign “Open Sardinia” grazie a Rita Cannas e Daniela Pettinao.

che vi invito a leggere e condividere.

Grazie a Rita per l’accuratezza e la passione mostrata sperando di aver lasciato alla comunità qualcosa nell’innovare un settore che fatica a rinnovarsi, al di fuori delle belle parole da convegno o dalle strategie da incarico.

Migliorare il mondo nel quale si vive, con il proprio contributo, anche se non si è retribuiti.

Questo conta, sempre.

insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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