In pochi anni è cambiato quasi tutto. La tecnologia ha innovato così tanto i processi lavorativi, il sociale e le abitudini quotidiane che ci ha portato giorno dopo giorno dentro una rivoluzione epocale che ancora fatichiamo a riconoscere e gestire.

Più della metà della popolazione mondiale è infatti oggi connessa a internet e sempre più sono le persone che interagiscono con i social network.

Popolazione mondiale, utenti internet, mobile e social. [Fonte wearesocial, Hootsuite, ottobre 2018]

Internet è sempre più il cosiddetto “Internet delle cose” che collega oggetti che possono essere comandati, controllati, condivisi. I regali dell’appena trascorso natale sono stati gli assistenti vocali (Amazon Alexa e Google Assistant) che da gadget tecnologici per ascoltare musica e stupire gli amici accendendo una lampada stanno iniziando a essere vere e proprie intelligenze artificiali che in base ai nostri gusti e alle nostre azioni ci permettono di controllare agevolmente la casa, di essere di supporto all’organizzazione della vita in maniera semplice e naturale e (incredibile e dirompente) praticamente senza nessuna competenza digitale.

Alexa Echo Spot di Amazon.

Alzarsi la mattina e far accendere la stufa e la caffettiera elettrica, ascoltare il buongiorno, il meteo, le notizie principali della giornata, la nostra musica preferita, gli appuntamenti della nostra agenda, le mail e (dopo essere usciti di casa) controllarla con telecamere e far passare l’aspirapolvere non è più fantascienza: è ormai realtà accessibile e quotidiana

Altra innovazione che ha letteralmente ribaltato il nostro concetto di socialità sono l’uso ormai massivo dei social network, diventati principale fonte di informazione e interazione, luogo liquido (non virtuale ma reale con strumenti digitali) che amplifica la nostra presenza nel mondo. La nostra giornata senza Whatsapp, Facebook, Instagram, Youtube e Twitter oltre a lasciarci un sacco di tempo libero (si scherza) sarebbe senza news spesso lette dalla fonte, senza poter raggiungere le persone in maniera immediata e gratuita, senza poter acquistare a poco prezzo oggetti e servizi, senza poter interagire e crescere con individui che difficilmente avremmo mai potuto incontrare nella nostra vita.

A fronte di queste enormi potenzialità c’è da ravvisare la difficoltà delle persone a rapportarsi con gli strumenti social e con l’enorme evidenza che possono dare, nel bene e nel male. Assistiamo così a un utilizzo spesso distorto, ingenuo, violento e fraudolento di uno strumento che tale rimane e pertanto di quasi esclusiva responsabilità della persona che lo usa. 

I social non sono un universo parallelo dove non esistono regole ma anzi commettere un reato sui social è ormai un’aggravante per l’evidenza che essi danno.  

In questo contesto estremamente dinamico e imprevedibile non è quindi facile immaginare le tendenze per il 2019 ma ne possiamo intuire alcune.

Sarà indubbiamente l’anno dei servizi vocali e dei dispositivi intelligenti che sempre di più renderanno semplici operazioni fino ad ora costose e complesse. Comandare azioni con la voce, acquistare prodotti e servizi, viaggiare e informarsi saranno attività sempre più supportate dalle intelligenze artificiali che grazie alle tracce digitali che lasciamo ovunque ritaglieranno esperienze e acquisti secondo i nostri gusti.

Useremo gli stessi social network, come l’incontrastato Facebook (con i prodotti del suo ecosistema globale Instagram, Messanger e Whatsapp), YouTube e Twitter e le decine d’altri ma sempre più con contenuti visuali (foto e video, stories) in una abitudine a vivere la nostra vita connessi, a condividerla in diretta (quasi da cronisti) e senza grande attenzione a conservarne il ricordo. 

Altra tendenza importante sarà la localizzazione dei contenuti che ci vedranno protagonisti di servizi georeferenziati in base alla nostra esperienza in un luogo. Facebook Local e Google Maps (oltre a TripAdvisor Social) proporranno esplorazioni immersive di attrazioni, eventi, ristoranti e mille altri contenuti che utilizzeranno la nostra rete di contatti e la nostra attività per proporci ciò che potrebbe interessarci. 

I pericoli per la privacy (che sempre più stiamo immolando per avere accesso a servizi ritagliati  da intelligenze artificiali sulle nostre attese) e su quanto i social possano condizionare la nostra percezione della realtà e le nostre scelte di acquisto, di interazione, di formazione della coscienza critica e anche politica saranno le vere questioni importanti del 2019. Ogni rivoluzione tecnologica porta a strappi e rotture.

La vera differenza la fanno gli uomini, sempre. Nella loro capacità di essere presenti e consapevoli e non coreografia dei tempi che vivono.

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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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