Pensate a un progetto nato 30 mesi fa, 30 mesi in cui si è scelto di ascoltare.

30 mesi in cui il ragionamento sul peso della collettività nella creazione di un progetto era parte determinante del progetto stesso.

30 mesi che hanno portato a un progetto creato dal contributo della rete che lo costruisce giorno dopo giorno insieme.

Bequalia non è un progetto qualunque, questo è certo.

E in un mondo in cui ci si riempie la bocca di intelligenza collettiva, progetti collaborativi e ascolto della rete rimango spiazzato.

Esiste una strategia dell’ascolto che raccoglie le idee, le necessità, i desideri. Non è ovvio in questo nostro mondo di progetti infarinati di parole e strategie lette sui libri per dummies, venduti come rivoluzioni epocali e regolarmente seppelliti nel cimitero della fuffa digitale.

Nei giorni scorsi ho provato Bequalia in betatest e voglio condividere le mie impressioni.

Benvenuti nell’isola delle emozioni.

 

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Più che una presentazione una dichiarazione d’intenti,  quella del progetto Bequalia (significa Essere-Qualità). Non chiamatelo portale, sito e altro. Forse è più un “hub” di emozioni e risorse, dedicato a chi la Sardegna la ama per quegli aspetti che la rendono magica. Progetto imponente, che si fonda sulla conoscenza del territorio, sulla verifica delle strutture, sull’enorme quantità di materiale multimediale e di testo per la descrizione del territorio ovviamente georeferenziato. Progetto saltato agli onori della cronaca per i 40 milioni di visualizzazioni su Google+ e Facebook dove contano 40.000 fans.

Ambiziosa la mission.

Bequalia intende farti vivere la migliore esperienza possibile nell’isola delle emozioni, lasciandoti come unico pensiero quello di decidere dove andare, cosa vedere e cosa fare senza altri pensieri se non vivere appieno la tua esperienza.

La sensazione è di essere di fronte a un progetto che non è il tradizionale progetto commerciale ma diventa quasi una filosofia di concepire l’organizzazione delle risorse in ambito turistico per la promo commercializzazione come unicamente al servizio dell’esperienza del viaggiatore.

Non siamo di fronte a un portale di scelta magari anche zeppo di contenuti e possibilità di organizzazione e prenotazione di viaggi ma di un hub di esperienze dalle grandi capacità di sviluppo. L’attenzione maggiore sembra essere rivolta alle esigenze del viaggiatore con suggestioni e suggerimenti che lo accompagnano verso una scelta consapevole e adeguata alle sue attese.

La vision indica con chiarezza che Bequalia vuole

Creare un ecosistema dove l’uomo possa vivere, conservare e trasmettere le sue Emozioni.

Pare quindi un ecosistema serio e consapevole dove il rispetto dei luoghi e il racconto reale degli stessi sono storytelling da cronista che emoziona e non da furbo narratore di frottole.

L’aspetto è elegante e la qualità delle immagini impressionante. Ma cosa lo differenzia dai progetti di promozione e commercializzazione presenti in rete?

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Prima di tutto i partners di livello Amazon e OVH per l’infrastruttura web, Google piattaforma gestione del lavoro, analisi statistica e promozione online, Banca Sella e PayPal per le transazioni e Booking.com per le prenotazioni.

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Partners importanti e seri ma le novità dove sono? Lo spiegano loro stessi:

Il nostro Team ha visitato personalmente ogni singola caletta, ha percorso le strade che farai per raggiungere le tue mete, ha alloggiato negli alberghi e usufruito dei servizi delle strutture Partners. Abbiamo testato per te tutto ciò che ti consigliamo, ecco perchè non abbiamo paura a metterci la faccia e vogliamo che tu possa stare bene e godere della natura che la Sardegna è in grado di offrirti

Il team di Bequalia ha girato tutta la Sardegna catalogando e censendo luoghi e strutture che hanno creato un’enorme banca dati di foto e video di altissima qualità, di testi e informazioni e di strutture verificate.

La filosofia diventa quindi spiegare il più possibile cosa significa la Sardegna e garantirla come conforme a ciò che è raccontato in foto, video, testi e percorsi. L’esperienza certificata come un amico di cui ti fidi che ti consiglia dei posti che stai pur certo non ti deluderanno o come un tour operator fidato e moderno che ritaglia sulle tue esigenze la tua vacanza.

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Ecco, a dirla tutta, sembra più quello che dovrebbe essere un progetto di portale turistico istituzionale regionale che un progetto privato. Dare evidenza alle risorse mettendole in rete e creare le premesse per vendere il loro prodotto o servizio stando dentro il mercato con gli strumenti più efficaci e moderni.

La serietà e l’affidabilità delle informazioni proposte sarà quindi il vero banco di prova di questo hub esperienziale. Senza fiducia cade il castello ma non credo che un progetto che ha 30 mesi di incubazione (che per la rete sono un’era geologica) abbia voglia di bruciarsi l’autorevolezza.

Trovo che l’approccio sia estremamente innovativo e di grande futuro. Usare la rete come aggregatore di risorse e certificarle come reali, strutturare le informazioni per renderle fruibili in maniera semplice, creare le condizioni per sviluppare il racconto del territorio funzionale alla fruizione consapevole. Penso alle potenzialità di “certificare” non solo le strutture ma servizi e prodotti che protetti dal marchio Bequalia potranno essere affidabili e vendibili come tali.

Penso a ciò che potrebbe diventare come piattaforma culturale di sviluppo di idee e servizi da rendere anche economicamente sostenibili in un discorso integrato di rete collettiva di prodotti e servizi. Le offerte integrate trovano un hub che può metterle su un mercato enorme e globale.

Sicuramente un progetto intelligente e creato per durare senza ammiccamenti furbi alla politica o all’aspetto meramente commerciale.  Una piattaforma (oops, un hub) che sarà forse il primo tentativo di mettere ordine in maniera seria e strutturata all’enorme offerta pregiata della Sardegna attualmente polverizzata in una miriade di micro portali e nelle polverose e poco efficaci azioni istituzionali.

Un’idea che rispecchia la filosofia di quello che mi sarebbe piaciuto fare ma che non sono riuscito a mettere in pratica.

Sono felice e orgoglioso che questo progetto sia nato in Sardegna.

Buona Fortuna, Bequalia.  E porta la Sardegna all’attenzione del mondo 🙂

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insopportabile

Ne ho le scatole piene, ma con eleganza.

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